L’osteoartrite nel cane e nel gatto
L’osteoartrite è la forma di artrite più comune in cani e gatti. Consiste in un’erosione delle cartilagini articolari dovuta a un uso eccessivo o a fenomeni degenerativi legati all’invecchiamento; può essere secondaria a problemi articolari congeniti o ereditari, come ad esempio la displasia delle anche. Importante fattore predisponente è sicuramente l’eccesso ponderale, che favorisce l’usura precoce delle superfici articolari.
A causa dell’infiammazione associata alle lesioni erosive questa condizione è molto dolorosa. In condizioni normali le superfici articolari sono costituite dai capi ossei rivestiti da uno strato di cartilagine; le superfici sono separate tra loro da una pellicola di liquido, detto sinoviale, che agisce come un lubrificante, permettendo anche di nutrire le cartilagini articolari. Senza questo rivestimento cartilagineo le superfici articolari vengono in contatto tra loro direttamente con il tessuto osseo, causando un dolore di intensità molto variabile, fino ad impedire una vita normale.
La percentuale di cani e gatti che soffrono di osteoartrite è molto elevata e aumenta con l’età.
SINTOMATOLOGIA
Il cane con problemi articolari zoppica o mostra rigidità articolare; nelle forme iniziali e leggere presenta alterazioni del comportamento più lievi da rilevare, come la difficoltà a fare le scale, a saltare sul divano, ad alzarsi o salire e scendere dalla macchina.
Nelle forme avanzate rigidità e zoppicatura possono essere più evidenti dopo un periodo di riposo (“a freddo”) e attenuarsi con il movimento. Localizzazioni tipiche nel cane l’anca, il gomito, il ginocchio, la spalla, il carpo e le articolazioni intervertebrali.
IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE
Per contribuire alla risoluzione di queste patologie, un ruolo cruciale lo ha l’alimentazione. In particolare, l’utilizzo di nucleotidi nella dieta può svolgere un ruolo cruciale nel supporto del metabolismo articolare in caso di osteoartrite. Essi infatti esercitano un effetto anti-affaticamento, inibendo lo stress ossidativo e migliorano la funzione mitocondriale nel tessuto muscolare scheletrico aumentando la disponibilità di ATP.
